Violenza sulle donne: l’ISS avvia test sul genoma – effetti anche dopo 20 anni

Al via il reclutamento in 5 regioni per studiare le modifiche genetiche causate dalla violenza e prevenire future patologie

La violenza lascia cicatrici profonde, non solo nell’anima, ma anche nel corpo. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha avviato una nuova fase di ricerca per studiare gli effetti a lungo termine della violenza sul genoma delle donne, con l’obiettivo di sviluppare protocolli di prevenzione personalizzati.

Violenza e modifiche genetiche: uno studio innovativo

I dati raccolti sul territorio hanno dimostrato che la violenza può alterare l’espressione dei geni, con conseguenze che si manifestano anche 10-20 anni dopo. “Vogliamo fornire prove molecolari di questi dati, analizzando l’epigenoma nel tempo per individuare la predisposizione a sviluppare tumori, malattie cardiovascolari o autoimmuni”, spiega Simona Gaudi, coordinatrice del progetto EpiWE.

Una ricerca multicentrica in 5 regioni

Dopo i risultati preliminari di uno studio pilota, l’ISS, in collaborazione con il Ministero della Salute, ha avviato una ricerca multicentrica in 5 regioni: Lazio, Lombardia, Campania, Puglia e Liguria. Donne vittime di violenza relazionale o sessuale, operatrici sanitarie e donne non vittime di violenza potranno donare campioni biologici e partecipare al monitoraggio nel tempo.

Un questionario per individuare i rischi

Per la raccolta dati è stata sviluppata una scheda informatica con domande sul contesto, sul rischio di recidiva e sulla sindrome da stress post-traumatico. “Vogliamo rompere il silenzio e trasformare la narrazione della violenza in dati scientifici”, afferma Gaudi, con l’obiettivo di realizzare nuovi protocolli di prevenzione di precisione.

Un passo avanti nella lotta alla violenza di genere

Questa ricerca rappresenta un importante passo avanti nella comprensione degli effetti della violenza sulle donne e nella lotta contro questo fenomeno. L’obiettivo è fornire strumenti concreti per prevenire le conseguenze a lungo termine della violenza e tutelare la salute delle donne.

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