Questa mattina si è svolta l’assemblea dei lavoratori QF (ex GKN) e della Fiom Cgil di Firenze, Prato e Pistoia, in risposta all’avvio della terza procedura di licenziamento collettivo. Durante l’incontro, sindacati e lavoratori hanno evidenziato come i licenziamenti non si siano mai fermati, sostenendo che “dodici mesi senza stipendio e senza ammortizzatori sociali sono già un licenziamento di fatto”. Ad oggi, oltre trecento posti di lavoro sono stati persi da quando è iniziata la vertenza.
Le accuse a QF
Fiom Cgil e la Rsu hanno accusato QF di aver liquidato, di fatto, l’attività produttiva, senza aver mai presentato il piano industriale previsto dall’accordo del 19 gennaio 2022. A peggiorare la situazione, l’azienda ha venduto lo stabilimento a marzo 2024, senza alcuna comunicazione ai lavoratori, generando ulteriore incertezza sul futuro della sede produttiva e dei posti di lavoro.
Richieste dei sindacati
I sindacati chiedono con urgenza il pagamento delle spettanze arretrate, includendo oltre dodici mensilità non corrisposte. La Fiom ha ricordato che il Tribunale di Firenze aveva imposto a QF di rispettare la legge 234 del 2021, che contrastava le delocalizzazioni e richiedeva la presentazione di un piano industriale mai realizzato. La mancata osservanza della sentenza ha alimentato il risentimento dei lavoratori.
Proposte per risolvere la vertenza
Nel comunicato congiunto, Fiom Cgil e la Rsu hanno evidenziato come QF sembri orientata esclusivamente verso un processo di liquidazione. Per ovviare alla crisi, sono state proposte tre soluzioni:
1. Pagamento delle spettanze arretrate: regolarizzazione di stipendi e contributi non versati.
2. Reindustrializzazione dello stabilimento: coinvolgimento della cooperativa dei lavoratori, che ha già presentato un piano, da integrare in un consorzio industriale per il mantenimento dell’occupazione.
3. Utilizzo degli strumenti normativi disponibili: ricorso agli ammortizzatori sociali, alla legge regionale sui consorzi e a interventi formativi per rilanciare l’attività produttiva.
Mobilitazione sul territorio
Oltre all’assemblea, il collettivo di fabbrica ex GKN ha organizzato una mobilitazione in piazza Poggi, sotto la Torre di San Niccolò, a Firenze. Nonostante la pioggia, numerosi lavoratori e simpatizzanti hanno partecipato per manifestare il loro sostegno. Segnali di protesta sono apparsi anche in altre zone della città, come in Viale Morgagni, davanti alla Casa dello Studente, testimonianza della vicinanza di studenti e cittadini alla causa.
Il progetto di reindustrializzazione
I lavoratori di Campi Bisenzio attendono l’approvazione di una legge regionale che consenta l’avvio del progetto di reindustrializzazione dello stabilimento. Nel frattempo, è stato avviato un azionariato popolare che mira a unire il mondo del lavoro, le lotte sociali e quelle per il clima, in un impegno volto a contrastare la delocalizzazione, fenomeno che sta interessando la Toscana e l’Italia, in particolare nel settore automotive.