Negrita a Firenze: Il Rock graffiante di “Canzoni Per Anni Spietati” inonda il Teatro Cartiere Carrara

Dopo 30 anni di successi, la band toscana torna con un album potente e un tour attesissimo, pronto a infiammare il palco fiorentino martedì 15 aprile

Il 2025 è un anno di rinascita e nuove sonorità per i Negrita. Archiviate le celebrazioni per il loro trentennale di carriera, Paolo “Pau” Bruni, Enrico “Drigo” Salvi e Cesare “Mac” Petricich ripartono con la forza dirompente del loro nuovo album, “Canzoni Per Anni Spietati“, e un tour che promette scintille. Martedì 15 aprile, la band toscana farà tappa nella loro Firenze, portando il loro rock graffiante sul palco del Teatro Cartiere Carrara. I biglietti (posto unico 46 euro) sono già disponibili online su www.vivaticket.com.

Un viaggio sonoro tra passato e presente: la scaletta infuocata

Il live fiorentino sarà un’occasione imperdibile per ascoltare dal vivo i nuovi brani di “Canzoni Per Anni Spietati”, un lavoro che affiancherà i grandi successi che hanno segnato la trentennale carriera dei Negrita, definendo il panorama rock italiano. La scaletta del “Negrita – Canzoni Per Anni Spietati Tour” sarà un mix esplosivo di nuove energie e hit intramontabili, con Pau, Drigo e Mac affiancati sul palco da Giacomo Rossetti al basso e cori, Guglielmo Ridolfo Gagliano alle tastiere e Cristiano Dalla Pellegrina alla batteria.

“Canzoni Per Anni Spietati”: un atto di libertà creativa e un grido al Paese Reale

A sette anni di distanza dall’ultimo lavoro in studio, questo concept album rappresenta un vero e proprio atto di libertà creativa e di pensiero per i Negrita, un ritorno potente e necessario per una band che, oggi più che mai, ha qualcosa di importante da dire. È un disco di reazione che esplora la contemporaneità con uno sguardo critico e profondo, nato dall’urgenza di raccontare il Paese Reale con uno stile diretto e senza compromessi. L’obiettivo è affermare la diversità e l’indipendenza di pensiero, offrendo un punto di vista che si rivolge a una categoria spesso dimenticata: quella dei liberi pensatori.

Un album “politico” nel senso più profondo: uno sguardo crudo sul vivere oggi

Mettendo insieme i brani di “Canzoni per Anni Spietati“, si delinea una visione del mondo completa, un desiderio della band di fotografare, in modo crudo ma autentico, le difficoltà del vivere oggi. La voglia di fuga e la disillusione sono temi centrali di questo lavoro, una riflessione lucida su una società segnata da un crescente senso di disorientamento e da un diffuso odio sociale. L’album si configura come un’opera politica (e non partitica) che affronta le questioni collettive senza schierarsi se non dalla parte delle menti autonome.

Un sound eterogeneo con radici Folk e omaggio a Dylan e De Gregori

Il sound del disco è estremamente eterogeneo, con radici profonde nel folk internazionale ma arricchito da influenze sorprendenti. Il folk è la matrice, ma gli arrangiamenti spaziano in direzioni inaspettate, mantenendo forte la matrice italiana nella forma canzone. L’album è un concept letterario più che musicale, dove le parole diventano il filo conduttore tra i brani. Tra le sorprese, spiccano due omaggi significativi: “Song to Dylan”, ispirata a Bob Dylan, e una reinterpretazione intensa di “Viva l’Italia” di Francesco De Gregori, riletta alla luce delle nuove tensioni sociali.

“Noi Siamo Gli Altri”: il nuovo singolo, un manifesto di libertà

Dopo l’inedito “Non Esistono Innocenti Amico Mio“, arriva in radio e in digitale il nuovo singolo “Noi Siamo Gli Altri“, un potente manifesto che dà voce agli emarginati e ai liberi pensatori, riaffermando l’identità e la volontà dei Negrita di andare oltre le convenzioni in un’epoca di semplificazioni e divisioni.

Il concerto dei Negrita al Teatro Cartiere Carrara di Firenze si preannuncia un evento imperdibile per tutti gli amanti del rock italiano, un’occasione per ascoltare dal vivo la potenza del nuovo album e ripercorrere i trent’anni di una carriera che ha segnato la storia della musica italiana. Preparatevi a un’iniezione di energia pura e a un’immersione nelle parole taglienti e nelle sonorità inconfondibili di una band che non ha mai smesso di mettersi in gioco.

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