Firenze, celebre per la sua storia, cultura e arte, sta progressivamente diventando inaccessibile per molti studenti universitari. Il costo della vita, in particolare quello degli affitti, sta spingendo sempre più giovani a lasciare la città in cerca di destinazioni più abbordabili, mentre coloro che restano si trovano spesso in difficoltà economiche. A sottolineare il fenomeno, Carlo Spadoni, membro del Senato accademico dell’Università di Firenze, descrive la situazione come un’emergenza: “Firenze si sta trasformando in una giostra per turisti, sempre meno vivibile per chi ci studia e lavora”.
La questione degli affitti e il peso del turismo
Uno dei principali problemi per gli studenti è il costo degli affitti. Trovare un alloggio a prezzi accessibili è diventato un vero e proprio miraggio, specialmente in centro. Il turismo di massa ha trasformato Firenze in una meta di lusso, con un’offerta abitativa sempre più concentrata su soluzioni a breve termine destinate ai turisti. Questo fenomeno ha portato a un innalzamento vertiginoso dei canoni, rendendo quasi impossibile per molti studenti vivere in città.Non si tratta solo di affitti. Anche i prezzi dei beni di consumo quotidiani riflettono l’impronta turistica della città. Un semplice spritz sotto al Duomo può arrivare a costare 9 euro, un prezzo impensabile per uno studente medio. “È paradossale che uno studente scelga di non frequentare Piazza Duomo, il cuore di Firenze, perché troppo costoso”, afferma Spadoni.
Una città che rischia di seguire le orme di Venezia e Milano
Firenze rischia di replicare un modello già visto in altre città italiane come Venezia e Milano, dove i costi della vita sono tra i più alti del Paese. Questo processo è strettamente legato alla “mala gestione del turismo”, come spiega Spadoni, e alla progressiva espulsione delle attività universitarie dal centro storico. Gli atenei sono stati costretti a decentrare i propri plessi, allontanandoli dalla vita cittadina. Gli studenti, di conseguenza, si trovano a vivere una Firenze frammentata e disconnessa, con l’aggravante di un aumento generalizzato dei prezzi che li allontana ulteriormente dalle opportunità offerte dalla città.
L’impatto sulle classi meno abbienti
Il problema non riguarda solo coloro che ricevono sussidi o borse di studio, ma anche una fascia crescente di studenti che si trova in una situazione economica intermedia, definita da Spadoni come una “fascia di reddito grigia”. Si tratta di studenti che non hanno diritto agli aiuti previsti dal diritto allo studio, ma che al contempo non possono permettersi di sostenere i costi di vita a Firenze. Il risultato è drammatico: molti di loro sono costretti a frequentare sempre meno le lezioni o a prendere in considerazione l’idea di trasferirsi in altre città, più economiche e a misura di studente.
Quale futuro per gli studenti a Firenze?
Se la tendenza attuale continuerà, Firenze rischia di perdere una parte vitale della sua comunità: gli studenti. Senza interventi mirati per calmierare i prezzi degli affitti e ripensare la gestione del turismo, la città potrebbe seguire lo stesso destino di altre metropoli italiane, diventando sempre più esclusiva e meno inclusiva.In un contesto in cui l’istruzione dovrebbe essere un diritto accessibile a tutti, Firenze sembra allontanarsi da questa visione, divenendo sempre meno un luogo in cui studiare e vivere serenamente. La sfida per le istituzioni locali e nazionali sarà quella di ripensare le dinamiche economiche e sociali che stanno trasformando la città, affinché la sua ricchezza culturale non rimanga appannaggio esclusivo dei turisti, ma possa tornare a essere una risorsa anche per chi la sceglie come luogo di formazione