Intervista ad Enrica Merlo , una bandiera della Savino Del Bene

ByGiovanni Buccarelli

Ottobre 23, 2024

Enrica Merlo, nata a Este nel 1988, è stata una delle libere di maggior rilievo a livello nazionale, tanto da far parte del roster della Nazionale Italiana. Nel corso della sua carriera ha vestito le maglie di importanti club, tra cui Club Padova, Reggio Emilia, Foppapedretti Bergamo e Savino Del Bene Scandicci, quest’ultima sua ultima squadra da giocatrice. Con Scandicci ha conquistato la Challenge Cup nella stagione 2021-2022 e la Coppa CEV nel 2022-2023. Tuttavia, il suo traguardo più importante è stato lo scudetto vinto con Bergamo, un successo che ha segnato la sua carriera di fronte all’intera nazione. Enrica Merlo è stata anche riconosciuta come miglior libero della Champions League, dimostrando il suo valore a livello europeo.

Dopo il ritiro dal volley giocato, ha scelto di continuare la sua carriera sportiva in un ruolo dirigenziale, diventando Team Manager del Giorgione, società veneta che milita in Serie B.

Palmarès Club

Campionato italiano: 1 (2010-11)

Coppa Italia: 1 (2007-08)

Supercoppa italiana: 1 (2011)

Champions League: 2 (2008-09, 2009-10)

Coppa CEV: 1 (2022-23)

Challenge Cup: 1 (2021-22)


Cosa ha significato per te giocare nella Savino Del Bene Volley?

Per me giocare alla Savino Del Bene è stato come essere a casa. Sono arrivata quando la società era agli inizi e ho subito sposato questo progetto. Per me tutt’ora Scandicci e Firenze hanno il profumo di casa.

Qual è un tuo ricordo del derby contro Il Bisonte?

“Per me è sempre stata una partita come tutte le altre, anche se so che per gli abitanti è stata vissuta con entusiasmo ed emozione, quasi come una rivalità. Come atleta sapevo quanto fosse importante per la società, ma ho affrontato la sfida come tutte le altre gare, sempre con la voglia di vincere, anche se sentivamo che fosse un match particolare, sia per noi che per le avversarie”.

Nella gara di Domenica scorsa si è vista un’ottima Katerina Antropova. Che carattere ha questa ragazza?

“Kate Antropova ha un bel carattere, ha voglia di crescere e si impegna molto. L’ho vista alle prime armi, quando è arrivata alla Savino Del Bene per affrontare il suo primo campionato di A1. Si è sempre messa a disposizione della società e degli allenatori. Abbiamo visto il contributo che ha dato alla Nazionale e sicuramente potrà fare ancora meglio in futuro “.

Per Firenze sei stata un simbolo, avendo militato lì dalla stagione 2015. Come mai hai deciso di lasciare il mondo della pallavolo giocata?

“Dopo tre anni di infortuni continui, non ho mai detto davvero “basta”. Ho ricevuto proposte anche durante la mia riabilitazione, ma non ho sentito il bisogno di ricominciare. Probabilmente è stato il mio corpo a segnalarmi che era il momento di fermarsi. Avrei voluto restare a “Casa Firenze”, ma successivamente , ho visto che non c’erano i presupposti , di rimanere in Toscana , non ho visto uno spiraglio da parte della società e ho deciso di prendere le mie decisioni, quindi ho fatto determinate scelte e ho scelto per l’idea di avvicinarmi ai miei cari e al mio compagno, vivendo una vita più normale, cosa che negli ultimi vent’anni non avevo fatto”.

Le esperienze nei club di Padova, Reggio Emilia e Bergamo, cosa ti hanno lasciato?

“Le esperienze nei vari club ti formano, perché ti confronti con diverse realtà, città e persone. Cambiano giocatrici e staff, e tutto questo ti arricchisce, insegnandoti ad adattarti a diversi ambienti e allenatori con idee differenti. Lo sport ti insegna anche la convivenza e l’importanza di non smettere mai di imparare “.

Qual è il ricordo della competizione più importante vinta nel tuo percorso?

“Il ricordo più bello è stato l’ultimo punto della finale scudetto con Bergamo. Ricordo un blackout totale, ma dopo quel punto tutte le fatiche e i problemi affrontati durante l’anno erano scomparsi. È stato un momento bellissimo “.

Quest’anno ci sono stati vari addii, tra cui il tuo e quello di altre tue compagne, e nuovi innesti. Quanto è importante che le nuove atlete si integrino rapidamente per mantenere un alto livello di competitività?

“L’integrazione è fondamentale a livello caratteriale, comportamentale e tattico. La società e lo staff tecnico dovranno lavorare affinché tutto sia ben organizzato. Ogni giocatrice porta con sé un bagaglio di esperienze, ma è fondamentale creare un obiettivo comune per la squadra”.

Come valuti il cambio nella Savino Del Bene, con il passaggio da Stephane Antiga a Marco Gaspari?

“Non sono a conoscenza delle dinamiche interne, quindi non posso esprimermi troppo. Se è avvenuto un cambio, ci sarà stato un motivo, ma preferisco non fare ipotesi non conoscendo i dettagli “.

Secondo te, cosa serve alla Savino Del Bene per competere ai massimi livelli, sia in Italia che in Europa?

“La cosa principale è avere un obiettivo comune: vincere e migliorare sempre. Non è scontato, perché ogni persona può affrontare le situazioni in modo diverso, ma superare gli ostacoli insieme è fondamentale per arrivare a vittorie sia in Italia che in Europa “.

La vittoria contro Il Bisonte Volley è stata molto importante. Quanto pesa un successo in una partita così sentita per dare slancio alla stagione?

“Ogni vittoria è importante. Vincere porta a vincere. Ovviamente bisogna anche affrontare le difficoltà che emergono, ma le vittorie, come quella contro Il Bisonte, danno sempre una spinta positiva “.

Chi può contendere il titolo finale con la Savino? Vedi più favorita Vero Milano o l’Imoco Conegliano?

“Ci sono molte squadre forti, come l’Imoco Conegliano, Vero Volley e Novara. Anche Chieri, dove gioca la mia ex compagna Sara Alberti, è molto competitiva. È troppo presto per dirlo, ma tutto si chiarirà dopo la seconda parte del campionato “.

Hai iniziato una nuova avventura al Giorgione Pallavolo come Team Manager. Che tipo di società è?

“È una società che ambisce a fare sempre meglio e a far star bene il roster. È la mia prima esperienza in Serie B, e ho trovato ancora una volta una “famiglia”. Questo è ciò che cerco sempre nei posti in cui vado. Sono circondata da persone che lavorano duramente e sono molto positive “.

Quali sono i vostri obiettivi di stagione?

“L’obiettivo è crescere. Abbiamo una squadra giovane e rinnovata che crescerà partita dopo partita. Spero che arrivino più vittorie possibili e che le ragazze possano ottenere ciò che meritano. Se ci saranno momenti difficili, io e lo staff tecnico daremo il nostro supporto, sia tecnico che emotivo. Sto vedendo la pallavolo da una prospettiva dirigenziale e mi piace molto “.

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