Il Kursaal di Montecatini riscopre il passato e punta su un futuro sostenibile tra arte e design liberty

ByGiulia Visconti

Ottobre 26, 2024

È iniziato ufficialmente il percorso di rinascita del salone storico del Kursaal, grazie a un ambizioso progetto di restauro conservativo che ne preserverà l’identità storica, riportando alla luce l’eleganza della Belle Époque. L’inaugurazione dell’iniziativa ha visto la partecipazione di autorità locali e partner di rilievo nel settore del design, con un obiettivo chiaro: restituire alla città di Montecatini uno dei suoi gioielli architettonici, rendendolo un nuovo polo espositivo dedicato all’architettura e agli spazi interni.

Il sindaco di Montecatini Terme ha espresso la sua gratitudine all’azienda ‘Over’, dei fratelli Sergio e Gennaro Miele, per l’impegno profuso in questo progetto a beneficio della comunità. “Ringrazio l’azienda a nome di tutta la città,” ha dichiarato Claudio Del Rosso, “per l’importante contributo che sta dando nel restauro di un bene così prezioso.”

Il progetto di restauro, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, è curato, tra gli altri, dall’architetto Gaia Lavoratti, che ha illustrato i dettagli dell’intervento: “Il restauro sarà conservativo, mirato a lasciare tutto intatto così com’era, rispettando il contesto storico e culturale del Kursaal.” I lavori di restauro avranno una durata prevista di due anni.

Durante la presentazione, è stata inoltre svelata la partnership con ‘Poltrona Frau’, che supporterà il progetto come partner d’arredo e design, contribuendo alla trasformazione dello spazio in un ambiente espositivo di grande impatto. Grazie a questa collaborazione, il Kursaal accoglierà in futuro mostre ed eventi legati al mondo del design e dell’interior architecture, affermandosi come punto di riferimento culturale e artistico a livello nazionale e internazionale.

L’inaugurazione segna un nuovo capitolo per il Kursaal, storica icona di Montecatini Terme sin dalla sua apertura nel 1907. Dopo più di quarant’anni di chiusura, la città si prepara finalmente a riappropriarsi di questo simbolo di storia e bellezza, riportato in vita da un progetto che intreccia innovazione e memoria.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *