Da Castiglion Fiorentino a SpaceX: la storia di un talento italiano che punta alle stelle
Da una piccola cittadina della Val di Chio alle più avanzate tecnologie spaziali di SpaceX: la storia di Chiara Bernardini, ingegnera meccanica toscana di 45 anni, è il simbolo di come passione, talento e determinazione possano spingere oltre ogni limite.
Lo scorso 3 marzo 2025, Bernardini ha ricoperto un ruolo chiave nell’ottavo lancio di Starship, il razzo più potente mai costruito, progettato da Elon Musk per rendere possibili i viaggi interplanetari e l’insediamento umano su Marte. Una missione altamente complessa e strategica, che ha visto la partecipazione dei migliori ingegneri e tecnici di SpaceX.
Anche se il lancio ha subito un imprevisto stop a 40 secondi dalla partenza, a causa di problemi tecnici nel booster Super Heavy e nello stadio superiore Ship, l’evento ha confermato l’importanza cruciale del lavoro di Bernardini nel team di SpaceX. “Il team sta determinando la prossima migliore opportunità per volare”, ha comunicato l’azienda su X, lasciando intendere che il nuovo tentativo potrebbe avvenire nelle prossime 24 ore o richiedere tempi più lunghi.
Un percorso eccezionale, quello di Chiara Bernardini, che oggi si trova tra le protagoniste di una delle aziende più innovative al mondo. La sua carriera, però, è iniziata lontano dalle rampe di lancio, in una sala di controllo ferroviaria.
Un sogno nato tra i binari: dalle ferrovie ai razzi spaziali
Nata e cresciuta a Castiglion Fiorentino, un piccolo comune in provincia di Arezzo, Chiara Bernardini ha respirato sin da bambina la passione per la tecnologia. Suo padre, ferroviere, la portava spesso con sé nei turni notturni di lavoro, facendole osservare da vicino il funzionamento delle prime linee ad alta velocità. Un’esperienza che ha acceso in lei la scintilla della curiosità e della determinazione.
“Guardavo i treni partire e immaginavo di progettare qualcosa di ancora più veloce, ancora più grande. Lo spazio è sempre stato il mio sogno”, ha raccontato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Determinata a trasformare questa passione in una carriera, ha intrapreso gli studi in Ingegneria Meccanica all’Università di Firenze, distinguendosi per il suo talento e la sua dedizione. Il suo percorso accademico ha poi preso una svolta decisiva quando ha vinto una prestigiosa borsa di studio Marie Curie, che le ha permesso di trasferirsi negli Stati Uniti per proseguire la sua formazione presso l’Ohio State University.
Un’esperienza che ha segnato l’inizio di una nuova fase della sua vita. Dopo un periodo di rientro in Italia, Bernardini ha sentito di nuovo il richiamo dell’innovazione e ha deciso di tornare oltreoceano.
“Non volevo rimanere intrappolata in una mentalità al ribasso, in cui fare il minimo indispensabile era considerato sufficiente”, ha spiegato.
Negli Stati Uniti ha lavorato presso la University of California di Sacramento e successivamente all’Università di Notre Dame, dove ha contribuito alla creazione di un innovativo laboratorio di turbomacchine. Tuttavia, il suo sogno era ancora più grande: voleva lavorare nel settore aerospaziale.
L’opportunità è arrivata nel 2021, quando ha ricevuto l’offerta di entrare in SpaceX, l’azienda fondata da Elon Musk con l’obiettivo di rendere lo spazio accessibile e colonizzare Marte.
SpaceX e l’incontro con Elon Musk: progettare l’impensabile
Entrare in SpaceX ha significato per Chiara Bernardini immergersi in un ambiente altamente competitivo e innovativo, dove la sperimentazione e la velocità di sviluppo sono le chiavi del successo.
Oggi Bernardini è responsabile della supervisione dei sistemi di propulsione di Starship, il colossale razzo riutilizzabile che Musk immagina come il primo passo verso una futura colonia umana su Marte. Un progetto ambizioso che sta rivoluzionando il settore spaziale.
“Ho avuto modo di incontrare Elon Musk più volte. È una persona che sa motivare: ti spinge sempre a puntare oltre i limiti”, ha raccontato l’ingegnera.
La filosofia di SpaceX è chiara: rendere il rientro del booster affidabile e riuscire addirittura a catturarlo direttamente con la torre di lancio. Una sfida ingegneristica senza precedenti, che potrebbe abbattere drasticamente i costi delle missioni spaziali.
Ma perché puntare su Marte?
“Per Musk, lo spazio non è solo un sogno, ma una necessità. Vuole creare un piano di riserva per l’umanità, perché non possiamo restare legati per sempre a un solo pianeta”, ha spiegato Bernardini.
Il lavoro in SpaceX è frenetico e in continua evoluzione: l’obiettivo attuale è arrivare a costruire una Starship al giorno, rendendo i viaggi spaziali più frequenti ed economicamente sostenibili.
“Ciò che stiamo facendo oggi può cambiare per sempre il modo in cui l’uomo viaggia nello spazio”, ha dichiarato con convinzione.
L’orgoglio di Castiglion Fiorentino: il riconoscimento della sua terra natale
Il successo di Chiara Bernardini non è passato inosservato nemmeno nella sua città natale. Il sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli, ha voluto esprimere pubblicamente il proprio orgoglio per questa eccellenza toscana.
“Partita da Castiglioni con tanta voglia di crescere, Chiara Bernardini si ritrova oggi alla console della base spaziale di Brownsville in Texas. Un’altra eccellenza italiana e castiglionese che, dopo un brillante percorso di studi, sta raccogliendo meritate soddisfazioni oltre oceano e nello spazio”, ha scritto sui social.
Il legame con la sua terra d’origine è rimasto forte. Nel maggio 2023, durante una visita ufficiale a Castiglion Fiorentino, Bernardini ha regalato al sindaco una maglietta con i razzi spaziali di SpaceX, un piccolo omaggio simbolico che testimonia il suo affetto per la comunità che l’ha vista crescere.
Dal sogno alla realtà: Chiara Bernardini e il futuro dello spazio
Quella di Chiara Bernardini è una storia che ispira. Da bambina guardava i treni partire sui binari, oggi lavora per far volare razzi verso le stelle.
Un esempio di come la determinazione, il talento e il coraggio possano trasformare un sogno in una straordinaria carriera internazionale.
Oggi, mentre l’umanità compie i primi passi verso Marte, c’è una toscana alla guida di una delle più grandi avventure della nostra epoca. E con il suo lavoro, Chiara Bernardini ci dimostra che il futuro appartiene a chi ha il coraggio di guardare oltre. Anche fino alle stelle.