L’elezioni in Argentina si sono concluse con la vittoria del candidato Javier Milei definito dai media di estrema destra, anche se lui preferisce definirsi “anarco-capitalista”. “Oggi inizia la ricostruzione dell’Argentina e la fine del declino del paese. Finisce il modello impoverente dello Stato onnipresente che beneficia solo alcuni mentre la maggioranza soffre”. Con questa affermazione, il neo eletto Presidente ha deciso di festeggiare la vittoria contro il rivale Sergio Massa. Milei salirà ufficialmente al potere il 10 dicembre.
L’Argentina deve riprendersi dalla nona bancarotta della sua storia avvenuta nel 2020. Ad oggi, il paese soffre un’inflazione del 142% annuo, con il valore della valuta 1000 volte inferiore al dollaro americano. Inoltre, ha un debito con il Fondo Monetario Internazionale di oltre 44 miliardi di dollari. Perciò queste elezioni sono diventate l’emblema di quanto la gente sia stufa delle politiche peroniste attuate negli anni.
Sergio Massa è l’attuale Ministro dell’Economia e l’ideatore delle politiche che hanno avuto come risultato la crescita vertiginosa dell’inflazione. Nonostante nel primo round delle votazioni fosse in testa a Milei, il ballottaggio si è concluso con una sconfitta per il peronista. L’anarco-capitalista, non è riuscito ad ottenere la maggioranza al Congresso argentino, perciò dovrà coalizzarsi con altri partiti, mettendo a rischio le sue proposte fatte in campagna elettorale.
Uno dei principali simboli della sua campagna è il taglio alla spesa pubblica, simboleggiato dalla motosega che brandiva durante i comizi elettorali. Inoltre, secondo quanto ha affermato durante le elezioni, vorrebbe eliminare la Banca centrale di Buenos Aires. Per porre fine al problema dell’inflazione, vorrebbe adottare il dollaro come valuta di Stato, ma ciò potrà avvenire solo se ci saranno le riserve monetarie per garantire la transizione.
Dall’Argentina ci si aspetta un cambiamento ma non per tutti in meglio
Milei è stato paragonato all’ex Presidente Donald Trump ed a Jair Bolsonaro, rompendo così il blocco di centro-sinistra che si stava creando in America Latina. Inoltre, per la sua ideologia, si ipotizza che l’adesione dell’Argentina ai Brics non avverrà. In aggiunta, il neo Presidente si schiera con Israele, avendo iniziato la conversione all’ebraismo due anni fa. Milei afferma che vuole fare visita a Netanyahu prima di salire al potere e che, una volta insediato, sposterà l’ambasciata argentina da Tel Aviv a Gerusalemme.
Non si può prevedere se il vincitore delle elezioni in Argentina riuscirà effettivamente a risollevare il Paese dalla sua costante crisi, ma sicuramente cambierà gli equilibri geopolitici. Dall’annuncio della vittoria, molte sono state le congratulazioni e messaggi di auguri al neo-eletto Presidente, anche da parte di Elon Musk e Giorgia Meloni.