In Germania si è annunciata una nuova dottrina militare che si prevede avrà un impatto su diversi Paesi europei, influenzando potenzialmente le politiche di difesa della regione. Una delle cause è sicuramente l’aggressione russa contro l’Ucraina, ma preoccupano anche le rivendicazioni cinesi su Taiwan.
Il governo tedesco ha deciso di aumentare la spesa per la Difesa fino al 2% del PIL, come richiesto ai Paesi Nato dagli Stati Uniti. “Oggi nessuno può seriamente dubitare di ciò che noi in Germania evitiamo da molto tempo, cioè che abbiamo bisogno di una Bundeswehr potente”, ha affermato Olaf Scholz, il Cancelliere tedesco. Ciò avvenne durante un discorso tenutosi il 10 novembre durante una conferenza. La Bundeswehr, le Forze armate tedesche, vedranno un aumento di fondi di 200 miliardi di euro dal 2024 al 2028, con una media di 50 miliardi l’anno. Si prevede già un ulteriore aumento dei fondi destinati al reparto di difesa al termine del fondo speciale.
La prima guerra della generazione Z e della Germania riunita
La Germania sta provando a recuperare il divario che si è formato sul piano militare dovuto alle imposizioni della seconda guerra mondiale. Il definanziamento dell’esercito era per prevenire che il risentimento per la sconfitta portasse ad un’altra guerra, come successe dopo la prima guerra mondiale. Gli Stati Uniti approvano e attualmente sostiengono lo Stato nella sua iniziativa di raggiungere il 2% del PIL investito, in linea con il Patto Atlantico. Di fatto, il Bundestag ha approvato l’acquisto del sistema di difesa aerea “Arrow 3”, prodotto da Israele e dalla Boeing, e di 4 droni sottomarini.
Secondo Walter Russell Mead, uno dei principali studiosi di politica estera statunitense, la guerra tra Palestina e Israele sarebbe la prima per la Generazione Z. Come lui stesso sottolinea: “Una delle ragioni per cui Gaza ha colpito la generazione più giovane è che sono cresciuti considerando la pace normale e naturale”. E continua con: “Gli ha mostrato il vero volto della guerra”. Perciò, come i giovani, anche i Paesi dovranno valutare come investire e aggiornare le proprie forze armate.