Lorenzo Fagnoni, presidente di Apartments Florence srl, ha criticato aspramente l’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi, previsto nel recente decreto Anticipi. Secondo Fagnoni, tale misura avrebbe un impatto limitato sul contributo finanziario proveniente da Firenze verso lo Stato italiano, stimando un modesto aumento di circa 140 mila euro, mentre a livello nazionale si attesterebbe intorno agli 8,5 milioni di euro.
“Si tratta di un ulteriore schiaffo a chi contribuisce in modo rilevante alla crescita del settore turistico in Italia post Covid”, ha sottolineato Fagnoni, enfatizzando il ruolo significativo svolto dal settore degli affitti brevi nel Pil turistico nazionale, pari a quasi la metà del totale. “Questa misura sembra un regalo alle lobbies, frutto di una campagna politica che prende di mira gli imprenditori del settore turistico”, ha aggiunto.
Il presidente di Apartments Florence ha espresso critica anche nei confronti delle sotto-misure adottate, in particolare sulle normative antincendio. “L’idea di limitare tali norme a chi loca per periodi inferiori a 30 giorni sembra inappropriata e irrazionale”, ha commentato Fagnoni, evidenziando come ciò implichi un presunto minor rischio di incendio per soggiorni più lunghi. “Si tratta di una logica discutibile e sorprendente da parte del governo, una presa in giro per coloro che operano nel settore turistico”, ha affermato Fagnoni.
Il manager ha evidenziato come queste misure non solo siano percepite come inutili, ma anche come continuative prese di giro per coloro che contribuiscono al comparto turistico. “Siamo stanchi di subire questi continui affronti”, ha concluso.