A Firenze, il sondaggio sulla presunta esistenza di Babbo Natale, condotto da un’insegnante di religione tra gli alunni di quinta, ha innescato una controversia tra genitori e ha coinvolto persino la politica locale.
In una scuola elementare di Coverciano, il sondaggio ha rivelato che sei bambini credono in Babbo Natale, sei non ci credono, e due sono indecisi. La lezione successiva avrebbe trattato lo spirito natalizio, collegandolo al vescovo di Myra Nicola, figura storica del IV secolo da cui, secondo l’insegnante, deriverebbe Babbo Natale.
Tuttavia, la domanda ha turbato alcuni bambini, provocando discussioni sul tema a casa e generando preoccupazioni nei genitori. Un gruppo di madri e padri ha scritto una lettera alla preside, chiedendo chiarimenti sulla situazione senza richiedere sanzioni per l’insegnante.
L’episodio ha attirato l’attenzione dei media, con telecamere di Mediaset davanti alla scuola il giorno successivo, dando vita al “Babbo Natale Gate”. Alcuni insegnanti si sono rifiutati di commentare, mentre altri hanno difeso l’insegnante, affermando che la lezione non è stata dannosa per i bambini.
La controversia ha raggiunto persino la sfera politica, con i consiglieri regionali della Lega esprimendo disapprovazione per la scelta dell’insegnante. Dopo un incontro tra la preside, i genitori e la professoressa di religione, la situazione è ancora incerta, con molti che esprimono preoccupazioni sulla gestione della questione da parte della scuola.