‘L’osservazione del cielo da Galileo alle onde gravitazionali’ è il sottotitolo di questa mostra curata da Filippo Camerota e ospitata nell’ex dormitorio di Santa Maria Novella. Un viaggio affascinante, diviso in sei sezioni, tra il passato e il futuro dell’astronomia per celebrare i 400 anni del “Saggiatore” di Galileo, il libro che nel 1623 ha posto i fondamenti del moderno concetto di scienza, basato sull’osservazione e sulla sperimentazione Un’occasione anche per riscoprire l’ex dormitorio di Santa Maria Novella in vista dell’ulteriore tassello di recupero e rilancio del complesso, che vedrà i nuovi spazi aperti dal 2025. L’allestimento, ideato dal Museo Galileo in collaborazione con EGO-European Gravitational Observatory con sede a Cascina e prodotto con Opera Laboratori, vuole far rivivere le scoperte rivoluzionarie del genio toscano attraverso una combinazione di arte, scienza e tecnologia con proiezioni immersive e coinvolgenti, video e animazioni realizzate dallo studio milanese camerAnebbia: le comete, le montagne della Luna, le macchie solari, le fasi di Venere, i satelliti di Giove e le infinite stelle della Via Lattea. Tutti i nuovi mondi che il cannocchiale di Galileo permise di vedere per la prima volta. La sezione finale è dedicata a tre osservatori astronomici costruiti da artisti contemporanei nell’ambito della Land Art: Charles Ross, Hannsjörg Voth e Lorenzo Reina. In mostra anche disegni, manoscritti e libri a stampa.
dal 16 dicembre al 17 marzo
Splendori celesti
Orario: tutti i giorni 9.30-17.30.
Firenze
Complesso di Santa Maria Novella
Piazza Stazione, 6
Info: 055.2989851 – www.museogalileo.it