Il consigliere di Fratelli d’Italia, Simone Sollazzo, ha sottolineato l’ironia del caso, affermando che “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, criticando il Partito Democratico per la sua attenzione al “verde” mentre sotto i nuovi cartelli stradali si cela l’amara scoperta degli errori grammaticali.
Sollazzo ha bocciato la giunta Nardella, assegnandole un “bel 3 a italiano sul registro” e mettendo in evidenza la mancanza della lettera “r” nella parola “informazioni”. Il consigliere ha sollevato il problema dei costi legati alla correzione o rimozione degli errori, ponendo l’accento su quanto possa impattare sul bilancio del Comune.
Il cuore della questione risiede nei cartelli stradali installati per segnalare il numero telefonico a disposizione degli utenti in merito alla prossima attivazione dello “Scudo Verde”, una nuova zona a traffico limitato (ZTL) green promossa dalla giunta Pd. Questa ZTL, annunciata da Nardella lo scorso anno, mira a limitare l’accesso di veicoli inquinanti nel centro cittadino.
Nonostante la gaffe ortografica, la polemica si estende anche al merito della ZTL “green”. Fratelli d’Italia ha sottolineato il costo del servizio e si è chiesto quanto incidano gli errori sulla spesa pubblica. La situazione potrebbe assumere un ruolo centrale nella valutazione della giunta Nardella, programmata per giugno secondo quanto dichiarato da Sollazzo.
La vicenda degli errori ortografici su cartelli stradali, quindi, si è trasformata in una criticità politica che, oltre a sottolineare l’importanza dell’attenzione nei dettagli, mette in discussione le scelte amministrative e il loro impatto sui cittadini di Firenze.