Un’importante iniziativa si è svolta al Museo del Calcio presso il centro tecnico federale di Coverciano contro la violenza nei campi da calcio per quanto riguarda il settore giovanile e dilettantistico, organizzato da Calcio Fair Play Toscana, LND/CRT e CRA AIA Toscana.
“Non è un’arena ma un campo di calcio” (questo il titolo dell’evento) ha sviluppato temi e testimonianze del settore arbitrale, dirigenziale e quello dei parenti degli arbitri che hanno portato un contributo al dibattito molto significativo. Al tavolo presenti Tiziano Reni Presidente CRA Toscana, Paolo Mangini Presidente LND Comitato regionale toscano, Francesco Cesari Presidente Calcio Fair Play Toscana. I lavori sono stati introdotti da Massimo Pieri che ha successivamente coordinato i vari interventi.
Gli oltre 100 referti ospedalieri a danno di arbitri e le oltre 300 aggressioni subite hanno portato a produrre proposte che dovranno modificare sensibilmente il sistema che ad oggi ha registrato troppa violenza non solo fisica ma principalmente morale, sessista e razzista.
Dal dibattito è emersa la volontà di Calcio Fair Play Toscana a mettersi a disposizione delle varie componenti istituzionali che regolamentano il mondo del calcio giovanile per formulare, concertandole, proposte volte a trovare rimedi non solo punitivi ma anche in ottica di prevenzione e recupero. Uniti per debellare la violenza nei campi di calcio.
Inoltre nel torneo categoria esordienti organizzato da Calcio Fair Play Toscana per il mese di giugno verrà sperimentata la “partita applaudita” dove gli spettatori potranno solo applaudire o al massimo incitare solo ed esclusivamente la propria squadra, trasmettendo soltanto feedback positivi.