A Firenze, la città dell’arte per eccellenza, si apre una mostra davvero speciale. Opere cariche di emozioni, colori vibranti e messaggi profondi dipinti da persone affette da cerebrolesione acquisita (Gca) prendono vita alla libreria Libri Liberi di Firenze (via San Gallo 25r). L’esposizione, inaugurata il 7 febbraio alle 15, rimarrà aperta fino al 14 febbraio, offrendo ai visitatori un’occasione unica di entrare in contatto con il mondo espressivo e terapeutico di chi ha partecipato al laboratorio promosso da Nomos.
Il progetto In.Di.Ca, finanziato dalla Fondazione Cr Firenze e realizzato in collaborazione con Atracto Onlus-Associazione Traumi Cranici Toscani, ha organizzato un laboratorio di espressione artistica. Questa iniziativa ha coinvolto nove partecipanti, uomini e donne tra i 40 e i 65 anni, seguiti da un team composto da un professionista, un educatore e un operatore sanitario.
Durante le sessioni, i partecipanti-artisti hanno utilizzato pennelli, materiali di riciclo e tempere per dare vita a cinque tele di dimensioni 50×70 centimetri. Ogni opera è carica di creatività, emozioni e storie uniche, rappresentando una finestra aperta sul mondo interiore di chi ha affrontato la cerebrolesione acquisita.
Gaia Guidotti, vicepresidente di Nomos, ha sottolineato l’entusiasmo dei partecipanti e l’importanza di questo tipo di attività. L’espressione artistica, oltre a stimolare la manualità fine-motoria e l’attenzione, offre un canale alternativo per verbalizzare emozioni spesso difficili da esprimere a parole. Guidotti ha condiviso il desiderio di rendere il laboratorio espressivo artistico una costante attività strutturata, con l’obiettivo di fornire continuità al percorso di crescita e espressione delle persone coinvolte.
La cooperativa sociale Nomos, attiva dal 2010 nella provincia di Firenze, si distingue per lo sviluppo di modelli innovativi di presa in carico e servizi socio-assistenziali. In particolare, Nomos cerca di rispondere alle necessità delle famiglie offrendo soluzioni pratiche e intelligenti per mantenere e ristabilire il benessere e l’armonia tra i membri delle famiglie coinvolte. La mostra rappresenta un ulteriore passo verso la valorizzazione delle risorse e delle potenzialità di chi ha affrontato sfide legate alla cerebrolesione acquisita.