Nel Consiglio comunale di Firenze del 20 febbraio, si è affrontata la delicata questione della guerra tra la Russia e l’Ucraina. A distanza di due anni dall’invasione, il presidente del Consiglio comunale, Luca Milani, ha accolto la presidente dell’Associazione Ucraina-Italia “Lilea”, Yuliya Muts, che si occupa non solo di promuovere la cultura ucraina e le relazioni con la nostra città, ma anche di accogliere i profughi fuggiti da questo paese, soprattutto donne.
“La guerra ha avuto conseguenze devastanti: decine di migliaia di soldati e civili hanno perso la vita e il numero esatto delle vittime rimane ancora incerto. Le città sono state distrutte, e milioni di persone, tra cui bambini, donne e anziani, hanno cercato rifugio in altri Paesi europei, compresa Firenze. Questa guerra continua a infliggere sofferenze terribili, e ascoltare le testimonianze delle persone coinvolte è fondamentale”, ha sottolineato Muts.
Yuliya Muts ha condiviso la sua esperienza personale, ricordando la tragica serata del 24 febbraio 2022 quando la guerra ebbe inizio. “Non potevo credere che fosse vero. È stato il giorno più brutto della mia vita. I bambini sono stati tra i più colpiti: strappati dal loro paese, costretti a vivere in un luogo con una lingua diversa, lontani dalla scuola e senza più amici”, ha dichiarato aggiungendo che “la solidarietà è stata fondamentale: gli aiuti inviati in Ucraina hanno fatto la differenza, ma c’è ancora molto da fare. Invito tutti a partecipare alla manifestazione organizzata per il 24 febbraio alle 16 in piazza Santa Maria Novella e al cinema della Compagnia il 20 marzo, dove verrà proiettato un documentario che testimonia gli eventi accaduti in Ucraina. Inoltre, ho chiesto al Comune di Firenze di proiettare la bandiera dell’Ucraina sulla facciata di Palazzo Vecchio in occasione dell’anniversario dell’inizio della guerra”, ha concluso.
L’Associazione Ucraina-Italia “Lilea” continua a svolgere un ruolo importante nell’accoglienza e nel sostegno ai profughi ucraini e Firenze dimostra la sua solidarietà in questo momento difficile.