Alfa a Firenze: incontro con i fan in anteprima al concerto al Mandela Forum

Oggi il cantante genovese Andrea De Filippi, in arte Alfa, è stato a Firenze per un incontro con i fan in vista del concerto del 21 aprile al Mandela Forum.

 

Alfa è stato una delle rivelazioni dell’ultimo Festival di Sanremo. Lo ricordiamo nel commovente duetto con Roberto Vecchioni “Non So Chi Ha Creato Il Mondo Ma So Che Era Innamorato Tour”, che segna il primo tour nei palazzetti per Alfa, cantautore genovese classe 2000 e artista multiplatino. Il tour, prodotto da A1 Concerti, prende il nome dal suo nuovo lavoro uscito lo scorso febbraio sulle piattaforme digitali e in formato picture disc. L’album, pubblicato da Artist First, contiene “Vai!”, il brano presentato da Alfa al Festival di Sanremo 2024 e già certificato disco d’oro.

 

Alfa è un ragazzo semplice, ligure, e l’amore è il filo conduttore dei suoi brani. Il suo portafortuna è un cuore giallo, e considera la musica il suo migliore amico. Alle medie è stato vittima di attacchi di bullismo, un’esperienza che lo ha aiutato a costruire la sua carriera e a incoraggiare molti ragazzi a non farsi abbattere dal bullismo, ma ad affrontarlo e superarlo. Le sue canzoni sono state condivise in oltre 500 mila video su TikTok, e i suoi ultimi video sono entrati ai vertici delle tendenze di YouTube. Ha ottenuto due tripli dischi di platino (“Cin Cin”, “Bellissimissima <3”), 4 dischi di platino (“TeStA Tra Le NuVoLe, pT2” e “Sul più bello”, “Testa tra le nuvole, Pt.1”, “Before Wanderlust”), e 9 dischi d’oro.

 

Alfa ha rilasciato alcune dichiarazioni:

“Qual è stata la tua esperienza con il Palasport?

“Siamo partiti direttamente dal palco. Non ho partecipato a talent show; volevo ricreare un’atmosfera intima come quella di una festa in casa. Siamo andati all’Ikea a comprare la cucina e la mia cameretta. Abbiamo costruito una casa che in Italia non si è ancora vista. Siamo una band di musicisti molto unita, siamo in sette e abbiamo investito molto nel suono.”

 

“Cosa ti ha ispirato a omaggiare le donne nel tuo album?”

“Fa riferimento all’intro del disco scritto da Vecchioni e al titolo stesso dell’album ‘Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato’. Il disco parla delle donne e non del mio amore personale. Affronta temi come il femminicidio che viene trattato spesso nelle mie canzoni.”

 

“Come è stata la tua collaborazione con Vecchioni?”

“È stata un’esperienza fantastica. Lui si comportava come se non sapesse cosa avesse fatto. Era molto modesto e mi ha ringraziato per aver migliorato la sua canzone. La prima volta che ci siamo incontrati non stava benissimo, ha corretto il testo insieme a me come se fossimo stati in una lezione di latino.”

 

“Hai detto che Vecchioni è un maestro. Cosa intendi?”

“Spesso quando si è giovani non si apprezza appieno il valore di certe figure. Anche io sono giovane e mi considero generazionale, ma ho imparato a riconoscere il valore di maestri come lui. Sono molto più generazionale di quanto sembri, ma credo che sia normale. Ho iniziato a sentire il peso di non frequentare l’università e ho avuto delusioni nei rapporti con i miei coetanei. Vorrei essere più preparato in quel contesto, quindi credo che l’insegnamento sia importante.”

 

“Qual è la tua opinione sull’amore?”

“Credo che oggi l’amore sia molto egocentrico. Siamo esposti e aggressivi, e questa facilità nei rapporti ci rende più arrabbiati. Ma credo che ci siano dei nuovi anni ’60 in arrivo, un ritorno alla vitalità e alla bellezza della vita. La musica di oggi è molto aggressiva ed è vista come una forma di sfogo. Siamo tutti schiacciati dall’ansia e dalle battaglie irrisolte.”

 

“Qual è stata la tua reazione al post-Sanremo?”

“Mi sono sentito come un personaggio di una serie TV che è appena finita e che è andata bene. È stato un periodo di comunicazione indiretta, ma ho avuto una grande voglia di crescere artisticamente e umanamente. Mi piacerebbe scrivere delle ballate che funzionano. Con Vecchioni ho dimostrato un lato maturo della mia musica, e lo stimo molto. Come vedi, ho un pubblico molto giovane, ma non sento l’esigenza di rappresentare un gruppo in particolare.”

 

“Hai affrontato il tema del femminicidio nella tua musica. Perché?”

“Ho scritto un brano in memoria di Giulia Cecchetin e in onore di tutte le donne uccise dai loro compagni. È un problema culturale che dobbiamo affrontare.”

 

“Hai affrontato il bullismo nella tua vita. Come hai fatto a superarlo?”

“È stato un percorso personale di crescita e accettazione. Ho avuto una rabbia da sfogare con la musica, ma è stata anche una rivincita personale. Alla fine, tutti cerchiamo qualcosa nel mondo. Ho provato molte cose diverse nella vita, ma alla fine sono felice di dove mi trovo ora.”

 

“Con chi ti piacerebbe collaborare in futuro?”

“Con Jovanotti. È il mio idolo e sarebbe un sogno poter lavorare con lui.”

 

“Hai delle canzoni preferite tra quelle presentate a Sanremo 2024?”

“Sono un grande fan di ‘Tuta G’ di Mahmood e di Annalisa. Una canzone che non è stata molto apprezzata ma che a me piace molto è ‘Onda Alta’ di Dargen D’Amico. Sono anche un fan di Geolier dal punto di vista umano, ma la sua musica non mi coinvolge molto personalmente.”

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