Presentati due progetti innovativi all’Open Meeting “Grandi Ospedali” per diagnosi precoci e gestione avanzata delle cartelle cliniche
L’intelligenza artificiale (AI) è sempre più presente nei reparti ospedalieri, come emerso durante l’Open Meeting “Grandi Ospedali” del 29 e 30 maggio. All’evento, tenutosi presso l’Ospedale Cardarelli e l’Università Federico II di Napoli, sono stati discussi due progetti innovativi: uno per migliorare la diagnosi dei tumori e un altro per facilitare la diagnosi delle malattie rare attraverso la lettura dei dati delle cartelle cliniche.
Marco Di Serafino, Direttore facente funzione dell’Uoc Radiologia dell’Aorn A. Cardarelli, ha spiegato come l’AI possa interpretare le immagini TAC del pancreas, identificando tumori duttali di dimensioni inferiori ai 2 centimetri che potrebbero sfuggire alla diagnosi precoce da parte dei medici. Questa tecnologia promette di migliorare significativamente la tempestività delle cure per i pazienti affetti da carcinoma duttale del pancreas, una delle neoplasie più difficili da diagnosticare in fase precoce.
Salvatore Ascione, Direttore Uoc Gestione Sistemi Informatici del Cardarelli, ha sottolineato l’importanza dell’AI nel panorama sanitario futuro. Ha evidenziato come l’intelligenza artificiale stia cambiando radicalmente l’approccio alla gestione della salute, permettendo di affrontare sfide cruciali legate alla diagnosi e al trattamento delle malattie.
Il prossimo passo per l’AI al Cardarelli sarà l’applicazione ai protocolli di trattamento e al monitoraggio dei pazienti, utilizzando i dati delle cartelle cliniche elettroniche. Questo processo, già avviato con la digitalizzazione del ciclo del farmaco, punta a minimizzare il rischio clinico e contenere la spesa sanitaria. L’obiettivo è creare correlazioni tra le informazioni cliniche per generare alert utili all’individuazione precoce di patologie non diagnosticate.
Il meeting ha evidenziato come la collaborazione tra l’Ospedale Cardarelli e il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione dell’Università Federico II stia portando a significativi progressi nella diagnosi e cura dei tumori, promettendo un futuro in cui la tecnologia e la medicina lavorano insieme per migliorare la salute dei pazienti.