In Italia, un bambino su 14, pari al 7,6% della popolazione generale, soffre di Disturbo Primario del Linguaggio (DPL), ma non tutti riescono ad accedere alle cure di cui hanno bisogno, che spesso sono riabilitative e offerte da logopedisti professionisti. Per sensibilizzare sul riconoscimento precoce e il trattamento di questa condizione, la Federazione Logopedisti Italiani (Fli) ha lanciato un identikit in 10 punti del disturbo in occasione della settima Giornata Internazionale della Consapevolezza.
Ecco alcuni punti chiave dell’identikit del DPL:
- Successo possibile: una persona con DPL può raggiungere il successo scolastico, professionale e sociale se riceve un buon supporto.
- Non sempre evidente: chi ha un DPL non sembra diverso dagli altri e il disturbo può non essere immediatamente evidente.
- Difficoltà di linguaggio, non di intelligenza: una persona con DPL ha difficoltà di linguaggio, ma ciò non riflette sul suo livello di intelligenza.
- Durata a vita: il DPL è una condizione che dura tutta la vita.
- Ampia diffusione: ll DPL colpisce persone di tutti i popoli del mondo e di tutte le classi sociali.
Tiziana Rossetto, presidente della Fli, spiega che il DPL è una “disabilità nascosta” con manifestazioni molto diverse, che possono variare da difficoltà nella produzione dei suoni del linguaggio a un vocabolario limitato o frasi poco elaborate. In alcuni casi, i bambini con DPL possono lottare persino nell’instaurare una conversazione, affrontando difficoltà espressive, produttive e di comprensione del linguaggio.
Francesca Mollo, logopedista Fli, sottolinea come il mancato riconoscimento delle difficoltà linguistiche e il ritardo nel trattamento possono avere ripercussioni sul benessere socio-relazionale ed emotivo dei bambini in età infantile, scolare e adulta. Un linguaggio poco fluido può causare la derisione da parte dei compagni, e questa è una delle ragioni per cui è così importante l’identificazione precoce delle difficoltà linguistiche e la garanzia di un trattamento tempestivo.
Ilaria Ceccarelli, un’altra logopedista Fli, sottolinea l’importanza di coinvolgere le istituzioni, i clinici e le famiglie in un’azione condivisa di sensibilizzazione e conoscenza sulle necessità e i bisogni non ancora soddisfatti legati a questo disturbo. La consapevolezza e l’educazione sono fondamentali per garantire che chi soffre di DPL riceva l’aiuto di cui ha bisogno per svilupparsi e avere successo nella vita.