La Procura di Firenze ha presentato una richiesta di archiviazione per Marco Cappato, il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, che si era autodenunciato alla polizia di Firenze dopo aver assistito Massimiliano, un uomo di 44 anni affetto da sclerosi multipla, nel suo viaggio in Svizzera, dove ha scelto di porre fine alla propria vita con l’assistenza al suicidio il 8 dicembre dell’anno precedente.
Anche Felicetta Maltese, un’attivista della campagna Eutanasia Legale e la giornalista Chiara Lalli si erano autodenunciate insieme a Cappato. Avevano accompagnato Massimiliano in una clinica vicino a Zurigo, dove aveva effettuato il suo atto di suicidio assistito.
La richiesta di archiviazione da parte della Procura sembra suggerire un atteggiamento di comprensione nei confronti di Cappato e degli altri coinvolti, riconoscendo le circostanze specifiche e la complessità delle questioni legate all’assistenza al suicidio. Questo caso evidenzia come il tema dell’eutanasia e del suicidio assistito sollevi questioni legali ed etiche delicate in tutto il mondo.